22/06/2007 - IL MERCATO DELL'ENERGIA ELETTRICA A PARTIRE DAL 1 LUGLIO 2007



IL MERCATO DELL’ENERGIA ELETTRICA A PARTIRE DAL 1 LUGLIO 2007
Una liberalizzazione che giova poco alle imprese minori

Con l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del Decreto Legge Rersani, il processo di liberalizzazione del mercato elettrico, a partire dal 1° luglio 2007, inizierà a produrre i primi effetti, sarà infatti possibile, per PMI e famiglie, cambiare il proprio gestore elettrico.
Oggetto del decreto è introdurre concorrenza nel settore dell’energia al fine di determinare un decremento delle tariffe.
Nel particolare ecco cosa cambia:
- La liberalizzazione del mercato energetico offre la possibilità di cambiare il fornitore di energia elettrica, (dal primo luglio) senza sostenere alcun costo di attivazione utenza e senza nessuna variazione tecnica (es. sostituzione contatore). Per effettuare il cambio sarà sufficiente presentare domanda al nuovo gestore, il quale provvederà ad occuparsi dell’espletamento delle questioni burocratiche. Naturalmente durante il cambio di gestione non si incorrerà ad una interruzione del servizio.
-- Il recesso deve essere comunicato in forma scritta e inoltrato secondo modalità che garantiscano la verifica dell’invio e del ricevimento da parte dei soggetti interessati. In materia l’Autorità sta per definire una direttiva. Se si cambia gestore non si può recedere prima di sei mesi dall’attivazione della nuova fornitura, salvo il diritto di ripensamento, entro dieci giorni 10 giorni dalla conclusione del contratto o entro 10 giorni dal ricevimento del contratto.
- Il provvedimento prevede un periodo in «regime di tutela», nel corso quale si lascia all’Autorità per l’energia il compito di indicare condizioni standard di erogazione e prezzi di riferimento delle forniture di elettricità, in questo modo, chi decidesse di cambiare subito fornitore non incorrerà in aumenti rispetto al regime attuale. Per quanto concerne clienti domestici o piccole e medie imprese (meno di 50 dipendenti e fatturato non superiore a 10 milioni), che non optassero per un nuovo fornitore, continueranno a beneficiare delle attuali condizioni di servizio derivanti dall’approvvigionamento tramite il l’Acquirente Unico;
- Per i clienti non domestici (imprese con più di 50 dipendenti) che non hanno ancora scelto un nuovo fornitore di energia elettrica e per chi provvisoriamente rimanesse senza fornitore scatterà il “servizio di salvaguardia” che tutelerà la continuità della fornitura. Il servizio sarà garantito dalle imprese che già lo svolgono, ma il ministero dello Sviluppo economico intende individuare i fornitori attraverso gare pubbliche.
- Per le imprese è previsto l’obbligo di separazione societaria tra attività di vendita e attività di distribuzione di energia, a tutela della concorrenza. E’ stabilito che le imprese di distribuzione con oltre 10 mila clienti finali che svolgono in maniera integrata anche attività di vendita debbano costituire, entro 180 giorni dall’entrata in vigore del decreto, una o più s.p.a a cui trasferire i beni e i rapporti, le attività e le passività relativi alla vendita. Questo per impedire che le società di distribuzione trasferiscano a una società di vendita, che fa capo a loro, il proprio portafoglio clienti, intralciando la concorrenza;
- All’Autority per l’energia spetta il compito di dare disposizioni per la separazione funzionale tra le attività di gestione delle infrastrutture dei sistemi elettrico e del gas naturale (elettrodotti e oleodotti) e il resto delle attività;
- I fornitori sono obbligati a informare i propri clienti sul mix di fonti energetiche utilizzato per la produzione di energia e a fornire informazioni sull’impatto ambientale.
A verificare la conformità delle offerte proposte sul mercato e a tutelare gli utenti provvederà l‘Autorità per l’energia elettrica e il gas con funzioni di regolamentazione e controllo.
Tuttavia sussistono vari elementi di criticità, fra i quali:
- sconti economici e forza contrattuale ridotti per i clienti con bassi consumi;
- limitata conoscenza del mercato da parte dei consumatori (diritti, opportunità, regole) che determina una scarsa propensione al cambiamento;
- difficoltà nell’accesso al libero mercato a causa di complesse pratiche burocratiche.
Alleghiamo un breve riassunto, tratto dal sito del Ministero dello Sviluppo Economico, con le novità introdotte dal decreto legge per il mercato elettrico con il dettaglio delle norme e gli effetti.







Documento: liberalizzazione dei mercati dell'energia